giovedì 8 febbraio 2018

PILLOLA 22

PILLOLA 22
Ora vi presento due nuovi tempi (aspetti) verbali.

-ME-

Questo prefisso o meglio infisso è molto importante e molto usato.
Una volta durante una visita a una famiglia chiesi alla donna più anziana notizie di suo marito. Mi rispose:
Alifariki (-fariki morire)
Ma subito si corresse e disse
Amefariki kwa sababu hawezi kufariki mara nyingine È morto perché non può morire un'altra volta.

Vediamo di capire meglio con il seguente esempio:
A: Karibu chakula. Favorisci.
B: Asante. Nimeshiba. Grazie. Sono sazio.

A sta a tavola e invita a mangiare con lui/lei. Attenzione, è buona educazione sia l'invito sia il rifiuto!

Nimeshiba è una forma verbale del verbo kushiba=essere sazio.
Quindi esaminando la traduzione sembra che -me- sia un altro modo per il presente indicativo. In verità in italiano corrisponde spesso al presente, ma non sempre. Esaminiamo quest'altro esempio:
Jana nimenunua mavazi haya. Ieri ho comprato questi vestiti.
In quest' altra frase il -me- corrisponde al nostro passato prossimo.

Ebbene questo tempo si usa quando si fa riferimento a una azione fatta nel passato ma il cui risultato è in qualche modo presente nel momento a cui si riferisce la frase, cioè al presente. Coloro che conoscono l'inglese avranno riconosciuto il “present perfect".

Sono sazio si dice in swahili nimeshiba perché ovviamente prima ho mangiato qualcosa.
Ho comprato, nell'altra frase, si riferisce al passato ma i vestiti li sta mostrando.

INTERMEZZO
Avrete certamente notato che ho scritto “asante" e avete sicuramente incontrato anche “ahsante”.  Vi sono due riflessioni da fare: ad alcuni parlanti swahili, soprattutto musulmani, piace arabizzare il più possibile il swahili soprattutto usando “h" e “kh" tutte le volte che è possibile. Ma non capiscono che la fonologia del swahili non contempla due consonanti una dopo l'altra. In breve in swahili una sillaba è sempre composta da una consonante e una vocale. Solo le nasali “n" e “m" possono precedere un'altra consonante. Seconda considerazione è che i bantu hanno difficoltà a pronunciare le aspirate come la “h". Infatti quasi nessuno pronuncia la “h" di “habari" e spesso nemmeno quella dei verbi negativi.

KWISHA

In swahili vi sono diversi verbi che si usano come ausiliari.

KWISHA, finire, è uno di questi. Osservate questa frase:

Nimekwisha kata tiketi Ho già comprato il biglietto (kukata=tagliare, quando si comprano biglietti si us questo verbo)
Anche:
Nimekwisha kukata tiketi.

Ebbene questa frase è abbreviata in
Nimeshakata tiketi.

In pratica -me- + -isha hanno creato un nuovo tempo verbale -mesha- che significa “ho/hai/ecc. già

-JA-

L’infisso -JA- non corrisponde semplicemente a un tempo verbale ma all'espressione “non ancora", cioè a un'azione non ancora fatta.
Guardate la differenza fra queste due risposte:

A: Je, umemwona Saidi? Hai visto Saidi?
B: Sikumwona. Non l'ho visto
C: Sijamwona. Non l'ho ancora visto

In italiano spesso si risponde con la prima risposta, ma c’è  una differenza. Con la prima si sottintende che non è previsto di vederlo, la seconda risposta sottintende che è previsto di vederlo.

Ovviamente a -ja- si permettono i prefissi negativi.

Hatujakata tiketi zote Ancora non abbiamo comprato tutti i biglietti.

Dovrei fare una distinzione fra tempo e aspetto di un verbo perché  tecnicamente -me- e -ja- sono aspetti del verbo ma questa distinzione mi sembra che perfino fra gli insegnanti di italiano non sia molto diffisa, quindi userò sempre la parola “tempo".

MAZOEZI
Tafsiri

Mkate umechomeka jikoni. Mlango ule umeharibika. Mfereji umejaa. Nino amekasirika sana. Kitanda hiki kimekatika. Nimekula vidonge viwili.  Mtihani huku umekwisha. Saidi amemaliza kuandika kitabu chake. Wapishi wamesahau kumaliza kuchoma viazi vile. Wapishi walisahau kumaliza kuchoma viazi vile. Ametafuta kisu kile lakini kimepotea. “Mzee yule wanakufa?” “Ndiyo ameshakufa". “Umeshakula?” “Sijala". Hatujapanda mlima wa Kilimanjaro (questo significa “collina Njaro “!). Sijaokota kiko changu. Hawajapokea ruhusa kuingia pale. Nimepeleka barua lakini hawajajibu.

Sei in ritardo. Il cibo è finito. La porta si è aperta. Quel bambino si è perso. Questo cibo si è bruciato. Una tazza si è persa ma se ne vedono altre. Quel pane è completamente rovinato. L'insegnante è arrabbiato perché sono in ritardo. Delle patate molto buone si trovano in città questo mese. Gli ospiti sono già andati via. Ho già letto quel libro. Quell'albero marcio è già caduto. Non ha ancora partorito. Ancora non hai ricevuto la risposta? Non hanno ancora scalato quella montagna. I bambini ancora non hanno fatto il bagno. Questo cane non ha abbaiato. Il ladro ancora non è stato catturato. Quello studente non ha studiato. Quei bambini hanno giocato fino alle 8 di questa mattina ma ancora non sono stanchi. Ancora non avete fatto gli esercizi di queste lezioni!

sabato 3 febbraio 2018

PILLOLA 21

Da questa pillola in poi facciamo sul serio!
Intendo dire che se avete imparato tutte le pillole precedenti potete già esprimervi correttamente in conversazioni non molto impegnative. Ovviamente dovete imparare i vocaboli soprattutto la loro ortografia corretta, per questo vi consiglio di procurarvi un vocabolario.

Ora cominciamo ad approfondire fino ad arrivare, spero, alla conoscenza di tutta la grammatica swahili. Spero che riusciate a impegnarvi come vi impegnereste nello studio del russo!

Qualche persona mi ha rivelato di aver dimenticato il significato di alcuni termini grammaticali da me usati sebbene io abbia cercato di limitarmi ai necessari. Per esempio ho usato "verbo" e “nome" anche quando avrei dovuto usarne altri più "tecnici".

In questa seconda parte purtroppo dovrò essere più "Grammatico", ma cercherò di spiegare tutto.

Di seguito, per esempio, spiego il complemento oggetto o diretto utilizzando il sito della Treccani.

COMPLEMENTO DIRETTO
(Grammatica italiana dal sito della Treccani)

Nell’analisi logica, il complemento oggetto (chiamato anche complemento oggetto diretto o complemento diretto) è il complemento che indica l’oggetto (persona, essere inanimato) dell’azione indicata dal verbo transitivo attivo della frase.

Il complemento oggetto è collegato al verbo direttamente, senza preposizioni.

La seguente frase:

Luca guarda.

è comprensibile e in alcuni contesti può considerarsi completa, ma viene spontaneo, credo, chiedersi "cosa guarda?", e quindi non ci sembra completa. Allora bisogna completarla  con altri elementi che si chiamano, appunto, complementi:

Luca guarda la partita

Ora la frase ci dà sufficienti informazioni. Certo si possono dare altre informazioni:

Luca guarda la partita della squadra del cuore.

Bene la prima informazione, "la partita", è collegata direttamente al verbo, cioè non è preceduta da una preposizione ma solo da un articolo. Per questo si dice che "la partita" è un complemento diretto (o oggetto). Gli altri elementi (complementi) si dicono indiretti perché collegati da una preposizione. Quest'ultimi hanno diversi nomi ma a noi, fortunatamente, non interessano.

Altri esempi di complementi diretti o oggetto:

Anna ama i fiori

Abbiamo scelto te

Vivere una vita piena

Sognare un bel sogno

Attenzione, in italiano c'è una preposizione che può trarre in inganno. La preposizione "di" nelle forme articolate: del, della ecc. è usata anche per indicare una quantità generica. Spesso si può sostituire con parole tipo "alcuni, alcune", ecc.

Avere delle possibilità

Bere del buon vino.

In questi casi, nonostante la preposizione, sia "delle possibilità" sia "del buon vino" sono complementi diretti.

Spero di essere stato chiaro ma se avete problemi scrivetemi.

Passiamo al swahili.
Una delle prime cose che molti imparano subito è:

(ni)nakupenda  ti amo

Ormai sappiamo che

ni- = io (soggetto)
-na- = tempo presente
-pend- = radice del verbo amare
-a = desinenza del modo indicativo affermativo

Quel -ku-, non è il prefisso del verbo all'infinito, ma è riferito al complemento diretto sottinteso wewe=te:
chi amo? Te!

Quindi in swahili si mette il prefisso relativo alla classe, quello che si usa per il soggetto, del complemento diretto immediatamente prima della radice del verbo... e a volte lo chiamo "infisso"!
Semplice no? Basta ricordare sempre le classi e i loro prefissi.

Vediamo altri esempi:

Ho visto la tua amica Nilimwona rafiki yako
Hai incontrato mia madre? Je, ulimkuta mama yangu?
Ho accompagnato a scuola i suoi figli. Niliwasindikiza watoto wako shuleni.
Mi hai visto ieri al mercato? Uliniona sokoni jana?

Quando i complementi sono pronomi personali si usano i seguenti infissi:

-ni- -tu- (-tw-)
-ku- -wa-
-m- (-mw-) -wa-

I prefissi relativi ai pronomi personali non cambiano davanti a vocale eccetto -m- che diventa -mw- e, ma raramente, -tu- che diventa -tw-.
Notare che la seconda plurale è identica alla terza plurale. In un passato molto lontano la seconda plurale era -mi-.

Ti hanno selezionato per il posto da cuoco. Walikuchagua kwa nafasi ya mpishi
Perché lo rimproveri? Kwa nini unamkaripia?
Ci hanno chiamato in cucina. Walituita jikoni.
Vi hanno invitato a casa. Waliwaalika nyumbani
Li hanno accompagnati al mercato Waliwasindikiza sokoni.
Il dottore mi ha visitato. Daktari alinipima.

ATTENZIONE Le particelle mi, ti, le, lo, ci, vi, li, le sono complementi diretti solo quando non si possono sostituire con “a me, a te ecc.”, anche in swahili con una modifica del verbo possono diventarlo. Di questo ne tratterò più avanti.
Tutti i precedenti complementi diretti sono animati. In questi casi il prefisso (infisso) è obbligatorio. Invece per le cose e gli oggetti è facoltativo tranne quando si vuole porre l'accento sull'oggetto:
Nilinunua kitabu Ho comprato un libro
Nilikinunua kitabu Ho comprato il libro (che sai, di cui ti ho parlato)
I prefissi per cose e oggetti, cioè di tutte le altre classi sono identici ai prefissi soggetto:

M/MI-u--i-
U/N-u--zi-
KI/VI-ki--vi-
N/N-i- -zi-
JI/MA-li--ma-
PA-pa-
KU--ku-
M-m-

Questi tre verbi devono avere sempre l’Infisso del complemento diretto della classe M/WA:

Kuambia dire a
Kupa dare a
Kuita chiamare qualcuno

RIFLESSIVI
In italiano i verbi sono riflessivi quando il complemento diretto è il soggetto stesso. In questi casi in swahili si usa sempre come suffisso -ji-:
Mi vedo allo specchio. Ninajiona kiooni.
Mlango umejifunga. La porta si è chiusa (da sé)

VERBI MONOSILLABICI
Vi sono alcuni verbi che senza il prefisso dell’infinito ku- restano con una sola sillaba. Eccoli:
ku-cha albeggiare; riverire ku-chwa/twa tramontare
ku-fa morire ku-ja venire
ku-la mangiare ku-nya piovere; urinare
ku-nywa bere ku-pa dare a
ku-wa essere
A cui si aggiungono questi due con due sillabe:
kw-isha finire (intransitivo: il pane sta finendo)
kw-enda andare
I suddetti verbi mantengono il ku- nei tempi: -li-, -na-, -ta-.
Se è presente l’infisso del complemento diretto il ku- si omette:
Yule msichana anamcha sana Mungu. Quella ragazza riverisce molto Dio.
Nilimpa kitabu changu Gli diedi il mio libro.
Notare che in italiano il complemento diretto nell'ultima frase è “il mio libro", ma il verbo kupa significa “dare a" quindi il complemento diventa la persona e nel caso di due complementi gli animati prevalgono sugli inanimati.

ESERCIZI

Tradurre

Tunamwuliza (-uliza chiedere a) mwalimu. Anawaona wanafunzi. Nitamwita mama yangu. Anampenda mke wake. Tunawafahamu watu wote. Wanawajua wanafunzi wengi. Mtawaeleza wanafunzi wote. Naiona miti. Aniona. Amwona. Najiuliza. Kitabu changu ulikiletea? Nakujibu. Mvua inaiharibu (-haribu danneggiare) nyumba yake. Wizi waliuvunja mlango wa nyumba hii. Ninatafuta kisu changu; umekiona? Ulimkuta saa ngapi?  Nilimwona zamani kidogo.

Ti ho detto la novità? Mangi il pesce? Stai comprando la carne? Mi chiama il mio insegnante. Ci hanno detto le ultime novità. Voglio darti tempo per andare in città. Mi ha detto di comprare quella dell’auto. Hai visto Hamisi? Sì l'ho visto in città. A che ora ti chiamò? Mi chiamò alle nove. Comprerai quel cane? Sì, lo comprerò. Vedi quegli animali? No, non li vedo. A che ora lo hai chiamato? Lo chiamato poco tempo fa.

martedì 30 gennaio 2018

PILLOLA 20

PILLOLA 20

VARIE
Ogni tanto inserisco una pillola per aggiungere qualcosa che per semplicità ho tralasciato nelle pillole precedenti.
SÌ - NO
Non ne ho parlato prima perché ho pensato che non fosse molto urgente. Sicuramente sapete già dirlo, ma ora desidero trattare perché credo di potervi svelare qualcosa!

Ndiyo
ndivyo
Naam
NoSiyo
sivyo
la
Hamna(dentro)
Hapana(luogo
Definito)
Hakuna(luogo
Indefinito)

Come vedete c'è un'ampia scelta! Esaminiamole tutte.

Ndiyo (anche ndio) significa letteralmente “è così”, che sarebbe più corretto tradurre con ndivyo ma pochi lo usano.

Naam è arabo, ma in swahili si usa per rispondere a una richiesta di attenzione, per esempio se qualcuno chiama: “Saidi!” Saidi risponde con “Naam?”, però se la persona è una donna la risposta è “Abee?” oppure “Bee?”: “Aisha!” “(A)Bee?”.

Passiamo al No qui c'è una grande varietà.

Siyo e Sivyo sono i negativi di Ndiyo e ndivyo, quindi letteralmente significano “non è  così “, ma sono ambedue poco usati.

La è arabo ed è usato molto raramente, praticamente è scomparso.

Più  usate sono le altre tre parole, che come sappiamo sono la terza 'persona' singolare del verbo avere riferito alle classi locatore.

Fino a una ventina di anni fa era più usata la parola
hapana che ormai sappiamo che significa “qui da me non c'è”, oggi si usa di più
hamna secondo me a sproposito e perché usata nei negozi, dove invece è appropriata visto che significa “qui dentro non c'è “. Ma tant'è!

Hakuna è, giustamente, la meno usata perché  significa “in questa zona/regione/paese/ecc. non c'è “ cioè si fa riferimento a un'ampia indefinita zona. Ovviamente conoscete tutti l’espressione kenyota “hakuna matata” ("non c'è problema"), essa fa riferimento a tutto il Kenya. Ora si usa anche in Tanzania in cui sarebbe più corretto dire “hakuna matatizo”.


SAA e il plurale in MA

Questa parola che come sappiamo significa “ora” merita qualche spiegazione.
Essa appartiene alla classe n/n quindi è invariabile infatti quando si chiede l'ora si dice:

Saa ngapi (sasa hivi)? Che ore sono (in questo momento)?

Saa tatu. Sono le nove.

Però in alcuni casi, cioè quando ci si riferisce non a un elenco di ore come per le ore del giorno ma alla quantità totale di ore, il suo plurale è della classe MA. Forse il seguente esempio chiarisce meglio il concetto.

Quante ore dura il tuo viaggio? Safari yako inadumu (opp. inachukua) masaa mangapi?

Tre ore. Masaa matatu.

Avete notato che quando si chiede l'ora ngapi? e l'ora stessa restano invariabili accordandosi con saa mentre adesso si accordano con masaa.

Il plurale in MA delle parole che dovrebbero essere invariabile viene spiegato con due ipotesi:

1.a) quando si fa il plurale  con MA di una parola invariabile, shule/mashule (skuli/maskuli), si fa riferimento a tutto l'insieme come se fosse un tutt'unico

1.b) quando la parola resta invariabile come prevede la sua classe, shule/shule, allora si pensa ai singoli elementi dell'insieme.

2) può essere una tendenza a sostituire la classe N/N con una classe N/MA

A me sembra più probabile la prima ipotesi, perché si ritrova anche nella seconda persona plurale del presente, come spiegherò più avanti.


LE STAGIONI

Il confine settentrionale della Tanzania è a circa 3° a sud dell'equatore… se ricordo bene e coincide con il confine meridionale del Kenya, quindi questi due paesi sono a cavallo dell'equatore. Nella zona equatoriale il clima è quasi costante ma i venti monsonici che spirano una volta dell’equatore verso i poli e un'altra dai poli verso l'equatore causano delle variazioni, oltre ad avere permesso nel passato rapporti commerciali nell'oceano indiano paragonabili a quelli del mar Mediterraneo.

Il primo è il Kusi, che soffia da sud-est, nel periodo da Aprile a Novembre. Il secondo è il Kaskazi, che soffia da nord-ovest, nel periodo da Dicembre a Marzo.

Ci sono due stagioni delle piogge. Quella delle grandi piogge che va da Marzo a Maggio, e quella delle piccole piogge, che va da Ottobre a Novembre.
Le altre principali stagioni sono quella secca, che va da Giugno a Ottobre, e la stagione calda, che va da Novembre a Marzo.
La seguente tabella mostra le stagioni nella zona swahilofona, i loro periodi e i nomi in swahili.

masikagrandi pioggemarzo-maggio
kipupwe per. seccogiugno-agosto/ottobre
mvulipiccole pioggeottobre-novembre
kiangazi per. caldonovembre/dicembre-febbraio/marzo

Da notare che i periodi indicati sono molto approssimativi. Ho chiesto a vari swahilofoni una spiegazione ma non sono sicuro che sia corretta. Essi calcolano le stagioni secondo il calendario lunare (islamico) che non corrisponde al nostro calendario solare. Purtroppo non sono un esperto e non sono riuscito a verificare.

lunedì 1 gennaio 2018

PILLOLA 19

PILLOLA 19
Avverbio
Secondo la definizione classica un avverbio è quella parte del discorso che si aggrega al verbo per indicare una qualità dell'azione o del modo di essere o per determinarne la posizione:

Esempi:
Stanotte ho dormito bene
Un cieco che cammina tastoni
È andato lontano

Un avverbio può aggregarsi anche un aggettivo o a un altro avverbio.
Per maggiori informazioni consultate una grammatica di italiano.

In swahili vi sono vari tipi di avverbio. Eccone alcuni

1) senza prefisso:

sana (molto),
tele (molto, in quantità),
kabisa (del tutto)

2) aggettivi con il prefisso ki- o vi-:

Mimi huongea kidogo sana
Io parlo molto poco
Alianguka vibaya È caduto malamente
Ni vigumu kwangu kusoma Kiswahili È difficile per me studiare swahili
Mtoto alifanya vizuri mtihanini Il ragazzo ha fatto bene all'esame

Notare l'uso di ki- per dire "alla maniera di":

Ninavaa kimasai Vesto alla Masai

3) qui, qua, lì,là

Hapana amani hapa duniani Non c'è pace qui sulla terra (luogo definito: la terra)
Wanafunzi waliketi hapo Gli alunni sedettero là (vicino a chi ascolta)
Tuliingia mle nyumbani Entrammo in quella casa (dentro)

Poi ovviamente si distinguono, come in italiano, in avverbi di modo, tempo ecc. Questi li rimando a una pillola futura.


Frasi Interrogative


In una precedente pillola ho introdotto gli interrogativi -ngapi? e lini?. Eccone altri:

1) -ngapi?, Quanti? è un aggettivo interrogativo e quindi segue il nome, ovviamente al plurale, a cui si riferisce e prende il relativo accordo:

Watoto wangapi wanasoma? Quanti ragazzi stanno leggendo?

2) Lini? Quando?, si usa preferibilmente alla fine della frase interrogativa, ma può trovarsi anche all'inzio:

Wataandoka lini?
Quando andranno via?
Lini wataandoka? Quando andranno via?

3) Wapi? Dove?, si usa dopo il verbo:

Watatembelea wapi?
Dove andranno a passeggiare (passeggeranno)?
Mama yuko wapi? Dove è mamma?


4) gani? significa che? Questo è un aggettivo interrogativo, cioè si usa come in qieste espressioni ed è  l'ultimo degli aggettivi che si riferiscono allo:stesso sostantivo:
Namna gani? Come? In che modo? Jinsi gani? Come? In che modo?
Mahali gani? Dove? In che luogo? Habari gani? Che novità?
Wakati gani? Quando? In che tempo? Kitu gani? Che cosa? Che cosa è?
Sababu gani? Perché? Che motivo? Mtu gani? Chi? Che persona?

Mti mrefu gani ulianguka? Quale albero lungo caduto?

5) -pi? Quale?, presuppone una scelta fra un limitato numero di persone o cose e, contrariamente agli altri che si accordano, vuole i prefissi pronominali:
Per la classe M/WA si usa l'arcaico yu- al singolare e we- al plurale, per evitare confusione con wapi?, dove?:


SingolarePlurale
Mtu yupi?quale persona? Chi?Watu wepi?qualiste persone?
Mti upi?quale albero?Miti ipi?quali alberi?
Nyumba ipi?quale casa?Nyumba zipi?quali case?
Kiti kipi?quale sedia?Viti vipi?qauli sedie?
Yai lipi?quale uovo?Mayai yapi? quali uova?
Ubao upi?quale tavola?Mbao zipi? quali tavole?

6) Nini? Che cosa?, non è mai il soggetto del verbo e si trova sempre dopo di esso:

Unataka nini? Cosa vuoi?

Nel caso in cui si chiede del soggetto si usa l'espressione Kitu gani?

Kitu gani kilitokea nini? Cosa è successo? Che è  successo?

7
) Kwa nini? opp. Ya nini? opp. Kwani? Perché?, si trova sempre all'inizio della frase interrogativa:

Kwa nini huongei? Perché non parli?

8) Mbona? Perchè, quando si chiede il motivo di qualcosa inaspettato o che non dovrebbe essere avvenuto.Non si usa mai da solo:

Mbona ninyi watoto hamsomi? Perché voi bambini non state studiando?

9
) Nani?, Chi? può essere usato sia all'inizio sia alla fine della frase:

Nani alileta vitabu hivi? Chi ha portato questi libri?

Con nani?, in verità, si dovrebbe usare una frase relativa interrogativa, ma pochi rispettano questa regola. Tratterò le frasi relative poco più avanti.

Frasi interrogative


La frase interrogativa, in cui non sono presenti gli interrogativi di cui sopra, si distingue da quella affermativa generalmente solo per l'intonazione:

Kitabu hiki ni chako.
Questo libro è tuo.
Kitabu hiki ni chako? Questo libro è tuo?

Fate attenzione come le distinguono i swahilofoni. L'intonazione è diversa dalla nostra!

C'è, inoltre, una particolare particella -je? che fondamentalmente serve per introdurre una frase interrogativa, per richiamare l'attenzione:

Je, wanafunzi walisoma leo? (Ehi) gli alunni hanno letto oggi?

A seconda della posizione nella frase assume significati leggermente diversi. Per il momento memorizzate queste frasi::

Unauzaje (=unauza+je) matunda haya? A quanto vendi queste arance?
Unaonaje? Che ne pensi? (Come la vedi?)
Unasemaje? Che dici? Come dici?


ESERCIZIO

Ni vigumu kutenda mambo mabaya kama haya. Alisema hivi.  Anavaa kizungu. Tunapendana  (reciproco) kidugu. Alisoma  vibaya.Mbona unarudi saa hizi? Unafanya nini hapa? Unasoma kitabu gani? Nani Bwana Ali? Kitu gan, hiki? Kwa nini chakula ni kibaya? Wageni watafika lini? Watoto wangapi watafika leo?

Quell'esame è stato un po' difficile. Il servo ha pulito questa camera molto bene. State usando quei (=codesti) coltelli molto male. Quando verrano i nostri ospiti? Perché stai cucinando il riso? Chi vuoi vedere qui? Quando tuo fratello comincerà? I tuoi amici sono andati in città? Dove è il mio nuovo cappello? Che stai facendo?
 

VOCABOLARIO

VOCABOLARIO

Ora che avete imparato, spero,  il sistema delle classi vediamo come trovare una parola sul vocabolario. Per un principiante può  non essere facile.

Facciamo alcuni esempi.

Ovviamente se trovate in un testo parole che appartengono alle classi M/WA, M/MI, KI/VI e U o sembrano appartenervi è abbastanza facile trovarle:

Esempi:
Kitabu (come tutte le parole che iniziano con Ki-) si trova immediatamente sotto la lettera K
Vitabu (come tutte le parole che iniziano con Vi-) bisogna cercarlo dopo aver sostituito il vi- con il suo probabile singolare ki-.(classe KI/VI), ma se non si è sicuri si può provare anche sotto la lettera V
Msimamizi (come tutte le parole che iniziano con M-) si trova immediatamente sotto la lettera M-
Wasimamizi (come tutte le parole che iniziano con Wa-) bisogna cercarlo dopo aver sostituito il wa- con il suo probabile singolare m-. (classe M/WA), ma se non si è sicuri si può provare anche sotto la lettera W (classe U)
Michanga (come tutte le parole che iniziano con Mi-) bisogna cercarlo dopo aver sostituito il mi- con il suo probabile singolare m-. (classe M/MI)
Udongo (come tutte le parole che iniziano con U-) si trova immediatamente sotto la lettera U
Matunda (come tutte le parole che iniziano con MA-) può essere il plurale di JI- quindi o sotto la lettera J, se ha una sola sillaba, o bisogna togliere il ma- e cercarla sotto la lettera che segue
Fin qui nessun problema se la ricerca va a buon fine. Cosa fare in caso contrario? 

Esempi:

1) Vita potrebbe essere il singolare di kita, ma se cercate quest'ultimo scoprirete che si tratta del verbo kukita, quindi sapendo che questo verbo non ha questa forma vita bisogna andare alla V

2) MB- una parola che inizia così se non la trovate sotto la M- dovete ricordare la regola fonetica della classe N-:

N+W=MB

quindi dovete cercarla sotto la

Questo può accadere solo con gli aggettivi.

3) ND- una parola che inizia così se non la trovate sotto la N- dovete ricordare la regola fonetica della classe N-:

N+D=MR

quindi dovete cercarla sotto la W

Questo può accadere solo con gli aggettivi.

4) NY- se non trovate una parola che inizia così, pensate al plurale della classe U

Nyaya è il plurale di Waya (cavo elettrico)
Nyavu è il plurale di Wavu (rete)
5) Per i verbi dovete toglie il prefisso ku-, nel caso di un infinito, altrimenti dovete togliere tutti i prefissi della coniugazione:
ninasoma, dovete cercare -soma
kwenda dovete cercare -enda 

ATTENZIONE
Dovete ricordare le poche regole fonetiche riportate nelle  note alla tabella della pillola 12

VOCABOLARI CONSIGLIATI

1) Merlo Pick, Vocabolario Kiswahili-Italiano Italiano-Kiswahili, pagg. 492+668, formato 12x19cm. Questo è un vocabolario completo anche se aggiornato a una ventina d'anni fa.

2) G. Martini, Dizionario Swahili-Italiano Italiano-Swahili, pagg. 854, formato 14x21cm. Questo è un vocabolario aggiornato ma non è completo.

ATTENZIONE Ovviamente qualsiasi tipo di vocabolario non può essere mai aggiornato!